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Sunday, October 6, 2019

With a Humble and Contrite Heart open to Mary



Memoria della Beata Vergine Maria del Rosario
Monastero Clarisse SS. Francesco e Chiara
7 ottobre 2019 - Cademario
Atti 1, 12-14
Luca 1, 26-38

Sia lodato Gesù Cristo!

“Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio". Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto".”

La festa oggi della Madonna del Santo Rosario ci presenta, almeno mi pare, una bella sfida. Anche se i giovani di oggi più dei loro genitori e nonni sembrano amare la vita devozionale tradizionale della Chiesa, la recita del Santo Rosario, il passare tempo davanti al Santissimo Sacramento esposto, la pratica dei pellegrinaggi e magari anche il fare ritiri spirituali, non ho l’impressione che la loro vita sia ancorata nella preghiera. Non voglio criticare o condannare nessuno, ma anche oggi resta la sfida esistenziale, centrale alla vita cristiana, di ancorare la nostra vita in Cristo Dio attraverso un dialogo attento e costante con Lui, cioè attraverso la preghiera.

Per gente della mia generazione il discorso pastorale nella Chiesa è sempre quello di cercare vie per ricuperarci per la vita interiore attraverso le pratiche sicure e cattoliche, come il Santo Rosario. Inoltre, si cerca di guadagnare, non solo persone adulte ed anziane, ma tutti per una pratica regolare del Sacramento di Penitenza, cioè per la Confessione auricolare. La Confessione sacramentale resta sempre la forma più pratica e accessibile di direzione spirituale per il popolo di Dio. Si spera per i laici che possono integrare nella loro vita anche la Messa quotidiana. La lettura spirituale e l’esame di coscienza quotidiano vanno da se.

        “Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio". Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto".”

        Nel mistero della Visitazione come nell’impegno della recita quotidiana del Santo Rosario, secondo la mente espressa dalla Madre di Dio nelle apparizioni ai tre fanciulli di Fatima, troviamo per noi la chiave interpretativa per capire l’essenziale differenza tra la reazione della giovane Maria Vergine e quella dell’anziano Zaccaria nel Tempio all’annuncio rispettivo fattoli dall’Angelo. Sia la giovane che il sacerdote anziano avevano una vita ancorato nella preghiera. Per usare la nostra terminologia: Maria nel senso devozionale e Zaccaria nel senso soprattutto liturgico. La vera differenza tra di loro fu nel cuore, tra Maria con un cuore affranto e umiliato: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto", e Zaccaria, che si distingueva per il suo scetticismo.

        Diciamo che la Festa della Madonna del Santo Rosario presenta a tutti noi l’invito di ancorare la nostra vita nella preghiera, nel dialogo attento con il Signore, nella fiducia che Egli ci parlerà e ci porterà a se, cioè, al nostro posto in gloria con Lui.

        Non voglio dire molto di più di quello. Questa comunità in particolare, che trova la sua vocazione nella contemplazione del viso divino, deve supplicare Dio per l’intercessione della Madre di Dio di versare in abbondanza sulla Chiesa tutt’intera lo spirito di preghiera, quale presupposto per poter accogliere l’annuncio dell’angelo del nostro destino individuale e comunitario per la gloria di Dio e la salvezza del mondo. Il genio diciamo del messaggio di Fatima è la sua apertura privilegiata ai più piccoli.

        Che possiamo vivere fiduciosi nella vitalità della Chiesa nei suoi servi piccoli e grandi attraverso uno spirito di preghiera, un cuore del tutto aperto all’annuncio dell’angelo!

Sia lodato Gesù Cristo!

PROPERANTES ADVENTUM DIEI DEI



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