Friday, June 7, 2019

Veni Sancte Spiritus!



Cresime alla Missione Italiana di Berna
Vigilia di Pentecoste – 8 giugno 2019

Atti 2:1-11
Rom. 8:8-17
Gio. 20:19-23

Sia lodato Gesù Cristo!

        Di poter celebrare la Confirmazione dei nostri giovani proprio a Pentecoste, cioè il giorno in cui per l’invio dello Spirito Santo si parla della data di nascita della Chiesa, è una cosa veramente straordinaria e felice. Ritengo proprio che sia una gioia eccezionale questo e mi felicito con i cresimandi e con le loro famiglie ed amici. Una tale celebrazione come la nostra oggi è inoltre un dono vero e proprio per tutta la comunità della Missione Italiana qui a Berna. Si prega e si spera che la celebrazione del Sacramento porterà non solo per i cresimandi ma per ciascuno e ciascuna di noi un rafforzamento della nostra fede in Gesù l’unico Salvatore del mondo.

        "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi". Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi".

        La Chiesa per via del giorno di Pentecoste e noi membri della Chiesa per il Sacramento della Cresima, siamo inviati da Gesù nel potere dello Spirito Santo. La domanda è: inviati dove e a che scopo? Mandati fuori nel mondo per fare che cosa? Per parlare altre lingue forse? Forse sì, se con questo vuoi dire parlare altre lingue per meglio comunicare la buona novella di Cristo fino ai confini della terra. Ma lo scopo principale del dono dello Spirito Santo è un altro. Lo Spirito ci libera dal peccato e dalla morte per poter vivere ora e per sempre come figli di Dio, come coeredi con Cristo. Per la grazia di Dio che ci ama, nel dono dello Spirito Santo non siamo più schiavi, ma figli adottivi, uomini e donne destinati alla gloria eterna nel Suo Regno.

        L’altra settimana i cresimandi con p. Antonio mi hanno fatto visita nella Nunziatura tra l’altro per farci conoscere meglio prima della celebrazione di oggi. Ho potuto constatare che si tratta sì di brava gente, ma soprattutto di persone con speranze, non solo speranze o attese umane, ma gente con propositi per la vita che trovano sostegno e forza nella presenza ed azione di Dio nella loro vita. Credo che questa era la situazione degli Apostoli alla vigilia di Pentecoste, essi pregavano insieme con Maria la Madre di Dio lì a Gerusalemme nel Cenacolo, in quella stanza dove Gesù prima della sua Passione e morte in Croce offrì l’Ultima Cena e dove pochi giorni dopo, egli Gesù Risorto è comparso a loro e durante 40 giorni gli spiegava tante cose in riguardo a se stesso. Con questo voglio dire che anche noi possiamo attendere grande cose dalla Confirmazione per questi giovani.

        Nella vita normale, riflettiamo, studiamo e poniamo le nostre domande. Così pure nella preparazione al Sacramento della Cresima facciamo lo stesso, non per acquistare un titolo di studio ma per aprire i nostri cuori al dono dello Spirito, come gli Apostoli in preghiera nel Cenacolo. La differenza tra questa e la vita normale sia che in questo mondo, sottratto dalla vita di fede, l’elemento di sorpresa o di trasformazione dinamica è più o meno calcolabile. Con Dio, invece, nella Sua Chiesa, la trasformazione sperata e raggiunta nel Sacramento della Cresima è di un altro livello e profondità. Si spera che la grazia di Dio potrà raggiungere tutto un’altra qualità nel cuore ben disposto al Signore nel Sacramento. In fin dei conti si tratta di quella differenza di cui parla San Paolo oggi nella sua lettera ai Romani:

“E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi… Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: "Abbà, Padre!".”

        È il Figlio di Dio stesso, è Gesù che ci manda lo Spirito e che ci trasforma profondamente. Con questo voglio dire che sappiamo di poter riconoscere l’essenziale non nei fenomeni esterni e spettacolari, tanto meno per la forza della nostra propria volontà, ma nelle realtà essenziali, invisibili ed interni dove il Dio che opera in segreto è al lavoro.

“Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.”   
    
        All’inizio lo Spirito con rombo e vento ha attirato l’attenzione di tutti, ma quell’avvenimento non fu l’essenziale. Le “lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro” non erano così importante come la trasformazione interna segnalata dal fuoco e avvenuta nei cuori dei testimoni e in seguito anche nella vita di coloro che sono venuti di corsa e che hanno ascoltato quel giorno le parole di San Pietro, parole piene di spirito e della verità che viene solo da Dio. Confido che, come a Pentecoste anche oggi nella Chiesa, la santità di vita e le parole sagge dei buoni Cattolici sono quelli che attirano gli altri al Vangelo.

        Sappiamo che dopo l’Ascensione di Gesù nel Cielo, gli Apostoli obbedienti alla Sua Parola, sono rimasti in preghiera costante in attesa del dono dello Spirito Santo. È piuttosto comune sentire catechisti parlare della Cresima come se fosse un’ora di giudizio in cui il cristiano assume per se stesso l’impegno preso per lui dai suoi genitori e padrini al momento del Battesimo. Il Pentecoste ci insegna che non è proprio così. Dio stesso ha creato la Sua Chiesa, dinamizzando gli Apostoli e i primi discepoli. Questi si sono disposti al dono dello Spirito Santo attraverso la loro perseveranza in preghiera in Cenacolo.

        Preghiamo per i nostri cresimandi e preghiamo anche per noi stessi: per l’azione dello Spirito che ci accompagni e che ci trasformi. Attraverso una nostra preghiera sincera e insistente, che lo Spirito Santo faccia il resto per fare di noi gli strumenti per la propagazione del Vangelo nei nostri tempi, cioè per una nuova nascita o rifioritura della Chiesa per la salvezza di questo nostro mondo che ha così tanto bisogno!

Sia lodato Gesù Cristo!
Veni Sancte Spiritus!

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