Cresime alla Missione Italiana di Berna
Vigilia di Pentecoste – 8 giugno 2019
Atti 2:1-11
Rom. 8:8-17
Gio. 20:19-23
Sia lodato Gesù Cristo!
Di poter
celebrare la Confirmazione dei nostri giovani proprio a Pentecoste, cioè il
giorno in cui per l’invio dello Spirito Santo si parla della data di nascita
della Chiesa, è una cosa veramente straordinaria e felice. Ritengo proprio che
sia una gioia eccezionale questo e mi felicito con i cresimandi e con le loro
famiglie ed amici. Una tale celebrazione come la nostra oggi è inoltre un dono
vero e proprio per tutta la comunità della Missione Italiana qui a Berna. Si prega
e si spera che la celebrazione del Sacramento porterà non solo per i cresimandi
ma per ciascuno e ciascuna di noi un rafforzamento della nostra fede in Gesù
l’unico Salvatore del mondo.
"Pace a voi! Come il Padre ha mandato
me, anch'io mando voi". Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse:
"Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e
a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi".
La Chiesa
per via del giorno di Pentecoste e noi membri della Chiesa per il Sacramento
della Cresima, siamo inviati da Gesù nel potere dello Spirito Santo. La domanda
è: inviati dove e a che scopo? Mandati fuori nel mondo per fare che cosa? Per
parlare altre lingue forse? Forse sì, se con questo vuoi dire parlare altre
lingue per meglio comunicare la buona novella di Cristo fino ai confini della
terra. Ma lo scopo principale del dono dello Spirito Santo è un altro. Lo
Spirito ci libera dal peccato e dalla morte per poter vivere ora e per sempre
come figli di Dio, come coeredi con Cristo. Per la grazia di Dio che ci ama, nel
dono dello Spirito Santo non siamo più schiavi, ma figli adottivi, uomini e
donne destinati alla gloria eterna nel Suo Regno.
L’altra
settimana i cresimandi con p. Antonio mi hanno fatto visita nella Nunziatura tra
l’altro per farci conoscere meglio prima della celebrazione di oggi. Ho potuto
constatare che si tratta sì di brava gente, ma soprattutto di persone con
speranze, non solo speranze o attese umane, ma gente con propositi per la vita
che trovano sostegno e forza nella presenza ed azione di Dio nella loro vita.
Credo che questa era la situazione degli Apostoli alla vigilia di Pentecoste,
essi pregavano insieme con Maria la Madre di Dio lì a Gerusalemme nel Cenacolo,
in quella stanza dove Gesù prima della sua Passione e morte in Croce offrì
l’Ultima Cena e dove pochi giorni dopo, egli Gesù Risorto è comparso a loro e
durante 40 giorni gli spiegava tante cose in riguardo a se stesso. Con questo
voglio dire che anche noi possiamo attendere grande cose dalla Confirmazione per
questi giovani.
Nella
vita normale, riflettiamo, studiamo e poniamo le nostre domande. Così pure
nella preparazione al Sacramento della Cresima facciamo lo stesso, non per
acquistare un titolo di studio ma per aprire i nostri cuori al dono dello
Spirito, come gli Apostoli in preghiera nel Cenacolo. La differenza tra questa
e la vita normale sia che in questo mondo, sottratto dalla vita di fede,
l’elemento di sorpresa o di trasformazione dinamica è più o meno calcolabile. Con
Dio, invece, nella Sua Chiesa, la trasformazione sperata e raggiunta nel
Sacramento della Cresima è di un altro livello e profondità. Si spera che la
grazia di Dio potrà raggiungere tutto un’altra qualità nel cuore ben disposto al
Signore nel Sacramento. In fin dei conti si tratta di quella differenza di cui
parla San Paolo oggi nella sua lettera ai Romani:
“E
se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui
che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali
per mezzo del suo Spirito che abita in voi… Tutti quelli infatti che sono
guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. E voi non avete
ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno
spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: "Abbà,
Padre!".”
È il
Figlio di Dio stesso, è Gesù che ci manda lo Spirito e che ci trasforma
profondamente. Con questo voglio dire che sappiamo di poter riconoscere
l’essenziale non nei fenomeni esterni e spettacolari, tanto meno per la forza
della nostra propria volontà, ma nelle realtà essenziali, invisibili ed interni
dove il Dio che opera in segreto è al lavoro.
“Venne
all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e
riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che
si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di
Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava
loro il potere d'esprimersi.”
All’inizio
lo Spirito con rombo e vento ha attirato l’attenzione di tutti, ma quell’avvenimento
non fu l’essenziale. Le “lingue come di
fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro” non erano così
importante come la trasformazione interna segnalata dal fuoco e avvenuta nei
cuori dei testimoni e in seguito anche nella vita di coloro che sono venuti di
corsa e che hanno ascoltato quel giorno le parole di San Pietro, parole piene
di spirito e della verità che viene solo da Dio. Confido che, come a Pentecoste
anche oggi nella Chiesa, la santità di vita e le parole sagge dei buoni
Cattolici sono quelli che attirano gli altri al Vangelo.
Sappiamo
che dopo l’Ascensione di Gesù nel Cielo, gli Apostoli obbedienti alla Sua Parola,
sono rimasti in preghiera costante in attesa del dono dello Spirito Santo. È
piuttosto comune sentire catechisti parlare della Cresima come se fosse un’ora
di giudizio in cui il cristiano assume per se stesso l’impegno preso per lui
dai suoi genitori e padrini al momento del Battesimo. Il Pentecoste ci insegna
che non è proprio così. Dio stesso ha creato la Sua Chiesa, dinamizzando gli
Apostoli e i primi discepoli. Questi si sono disposti al dono dello Spirito
Santo attraverso la loro perseveranza in preghiera in Cenacolo.
Preghiamo
per i nostri cresimandi e preghiamo anche per noi stessi: per l’azione dello
Spirito che ci accompagni e che ci trasformi. Attraverso una nostra preghiera
sincera e insistente, che lo Spirito Santo faccia il resto per fare di noi gli
strumenti per la propagazione del Vangelo nei nostri tempi, cioè per una nuova
nascita o rifioritura della Chiesa per la salvezza di questo nostro mondo che
ha così tanto bisogno!
Sia lodato Gesù Cristo!
Veni Sancte Spiritus!
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